Blue Whale, il gioco che ha ucciso 150 Adolescenti è arrivato in Italia!

Blue Whale, cco il nuovo “gioco o sfida” online che ha portato alla morte 150 adolescenti. Iniziato in Russia, come un’epidemia, sta contagiando tutto il mondo… Italia compresa!

Tutti i ragazzi che partecipano a questo gioco, sono adescati tramite i social. In 50 giorni, i curatori (gli assassini) spingono i ragazzi a seguire i loro ordini fino al suicidio. Tutti i ragazzi, prima di lanciarsi nel vuoto, si fanno filmare con il cellulare da qualche amico.

Ieri sera, Matteo Viviani de Le Iene è partito per un lungo viaggio in Russia, lì ha parlato con alcuni genitori che hanno perso i loro figli a causa di questo “gioco”. Ha consultato alcuni esperti e infine è tornato in Italia, a Livorno, dove un 15enne si è tolto la vita buttandosi giù da un palazzo di ventisei piani. In Russia ha approfondito il tema e ha scoperto che dietro a questo “gioco” dell’orrore ci sono persone che manipolano la mente degli adolescenti.

Queste persone si fanno chiamare curatori o tutor. E sono loro a dettare le regole del gioco. Per 50 giorni i ragazzi che decidono di prendere parte al Blue whale, che letteralmente significa balena blu, devono seguire queste regole:

1- tagliarsi la mano e inviare la foto al curatore
2 -alzarsi alle 4.20 del mattino e guardare video psichedelici
3 – tagliarsi il braccio lungo la vena, non troppo in fondo. Fare tre tagli e inviare una foto al curatore
4 – disegnarsi sul braccio una balena e inviare la foto al curatore
5 – incidersi “yes” sulla gamba se si è pronti a essere una balena, se no bisogna punirsi con alcuni tagli ecc.

Più si va avanti con i giorni più le regole del Blue whale sono assurde. La decima, per esempio, dice di alzarsi alle 4.20 di notte e andare sul tetto di un palazzo molto alto, la quattordicesima di tagliarsi il labbro, la sedicesima, invece, di stare tanto male: bisogna procurarsi un forte dolore.

Al 26esimo giorno il tutor comunicherà all’adolescente il giorno in cui dovrà morire. Ma non è tutto. Dal 30esimo giorno al 49esimo, ogni adolescente dovrà alzarsi alle 4.20 per guardare film horror e farsi un taglio al giorno. Il tutto sempre documentato da foto spedite al curatore.

L’ultimo giorno, il 50esimo, prevede la morte. I ragazzi che hanno seguito il Blue whale si buttano giù da un palazzo molto alto. Con loro al momento della morte ci sono altri minorenni per documentare il tutto. In questo “gioco” malato, i tutor hanno pensato a ogni minimo dettaglio per renderlo ancora più spaventoso. I curatori, infatti, sincronizzano le morti in modo da rendere questo gioco devastante per la mente delle persone.

Come spiega uno psicologo a Matteo Viviani, chi arriva all’ultimo giorno viene celebrato dagli altri membri della comunità come un eroe. “Questo – spiega l’esperto – è un modo per fare il lavaggio del cervello dei giovani. I tutor per portare al suicidio inviano video satanici, suicidi, morti violente ai partecipanti in modo da condizionare le loro menti.

Uno dei tutor, Philipp Budeikin, 22 anni, è stato arrestato rivelando le agghiaccianti motivazioni:

“Non sono pentito di ciò che ho fatto, anzi: un giorno capirete tutti e mi ringrazierete. Ci sono le persone e gli scarti biologici. Io selezionavo gli scarti biologici, quelli più facilmente manipolabili, che avrebbero fatto solo danni a loro stessi e alla società. Li ho spinti al suicidio per purificare la nostra società”.

Budeikin conclude con una frase da brividi: “Ho fatto morire quelle adolescenti, ma erano felici di farlo. Per la prima volta avevo dato loro tutto quello che non avevano avuto nelle loro vite: calorecomprensioneimportanza”.

UNA GENERAZIONE IN CERCA DI AMORE & APPREZZAMENTO

Mentre guardavo il reportage delle Iene, tante emozioni scoppiavano dentro di me: tristezza, angoscia, rabbia … Una cosa è sicura, non possiamo rimanere inermi e fermi quando, come chiesa, abbiamo ricevuto rivelazione che certe cose sono il frutto di un sistema che sta cercando di distruggere un’intera generazione.

Una generazione che è in cerca di amore e apprezzamento. Una generazione in cerca di qualcosa di vero e significativo.
Sarebbe facile puntare il dito: “che ragazzi stupidi, che generazione senza cervello”, ma come chiesa abbiamo la responsabilità di portare una vera risposta. Non un’opinione scontata e liturgica ma qualcosa di reale e potente.

Riflettiamo e agiamo TUTTI!

UN MESSAGGIO PER GLI ADOLESCENTI

Ragazzi, adesso parlo a voi … non vi svendete! Non siete scarti biologici … siete destinati alla grandezza. Dio vi ha formato per una vita stupenda, piena di avventure e gioie. Il dolore (non l’autolesionismo) è parte della vita ma esso è un mezzo per rendervi sempre più forti. Ci sono tante persone che vi considerano speciali è UNA FORZA! VI LOVVO!

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A presto
Antonio Morra