4 Pornostar morte in 3 mesi. Il lato oscuro dell’industria pornografica

Quattro pornostar molto famose sono morte in appena tre mesi. Olivia Nova (nome d’arte di Alesix Rose Forte), di appena 20 anni, ritrovata morta in Las Vegas. La polizia non è ancora sicura se si tratta di overdose di medicinali o altro.

Nelle settimane precedenti Yurizan Beltran, 31 anni, morta di overdose. August Ames, 23 anni, si è suicidata. Shyla Stylez, 35 anni, non sono ancora chiare le cause.

Che cosa sta succedendo a “porn valley”?

L’attrice Shy Love, amica di Yurizan Beltran, che ha recentemente dichiarato che “essere una pornostar è particolarmente difficile, più di quanto si possa immaginare”. Una pressione che ha portato la sua amica e collega a ingerire numerose pillole di sonnifero il 13 dicembre del 2017, provocandosi un’overdose.

Tante pornostar subiscono molto la pressione sociale alimentata dalla loro popolarità. Il suicidio di August Ames ha causato grande scalpore. Suicidio provocato dai numerosi messaggi di odio che aveva ricevuto dopo aver dichiarato di non voler girare una scena con un attore hard proveniente dalle pellicole gay. Tanti l’hanno accusata di omofobia. La depressione di cui soffriva da tempo è sta alimentata dall’odio ricevuto fino ad impiccarsi.

Odette Delacroix, anche lei famosa pornostar, ha apertamente dichiarato che cosa accade nel buio dell’industria del porno: problemi di salute mentale, disturbi alimentari e abuso di sostanze, e tutto questo per la paura di non essere chiamate a prendere parte a nuovi progetti. “Le conoscevo tutte – ha spiegato Delacroix – soprattutto Yuri e August, erano belle e di successo, facevano tanti soldi e avevano migliaia di fan. Quindi, in teoria, sarebbero dovute essere felici”.

Soffrivano entrambe di depressione e hanno tentato di sconfiggerla. Ma la paura di perdere il lavoro era tanta, anche per questione anagrafiche: “Yuri era bellissima – ha affermato la Delacroix – ma temeva che la prima diciottenne nuova arrivata potesse rubarle il lavoro. Abbiamo festeggiato il compleanno insieme, era felice. Poi si è uccisa”.

Olivia Nova, invece, era giovanissima, era del ’97, come ha raccontato al “The Sun” l’attrice: “Era giovane, e aveva passato poco tempo dentro l’industria, pochissimo. Penso non sia stata in grado di reggere l’enorme pressione ricevuta. Spesso queste ragazze non osano parlare dei loro problemi per paura di essere emarginate”.

Non solo: alle attrici, negli ultimi anni, è stato richiesto esplicitamente di mantenersi magre in modo da apparire più giovani di quel che sono per soddisfare la richiesta degli utenti, che ultimamente sembrano gradire di più le ragazze “Lolita”. Uno stravolgimento fisico, arrivano a perdere anche molti chili, che si accompagna a scene poco gradite, ma che sono comunque obbligate a girare, proprio per la paura di perdere il posto, di essere sostituite: “Non puoi esprimere una tua opinione – ha affermato la Delacroix – ti senti molto ‘usa e getta’. Forse oggi è più facile fare un film normale”.

Tante attrici, alcune molto giovani, sono costantemente bombardate tramite i social network.

“Le molestie sono continue, gli abusi quotidiani. Non c’è giorno che passi senza ricevere commenti negativi”. E basta scorrere le bacheche delle attrici per accorgersi del problema. Messaggi di odio in cui la ragazza di turno viene additata per la sua scelta professionale, commenti feroci su eventuali ritocchi chirurgici e, nei casi più eclatanti, inviti al suicidio se non vere e proprie minacce di morte” continua la Delacroix.

La società vuole farci credere che fare il porno-attore/porno-attrice sia il lavoro più bello del mondo. C’è ancora chi pensa che l’industria del porno sia solo un divertimento innocuo. I porno-produttori vogliono farci credere che è solo intrattenimento per adulti.

L’industria del porno è piena di violenza, droga, abusi e malattie.

Per annientare una volta e per sempre la concezione che il porno sia figo, glamour e sexy, abbiamo raccolto alcune citazioni di ex-pornostar che mascherano la vera natura dell’industria del porno.

Alex

“Uno degli ultimi film è stato brutale, deprimente e pauroso. Ho provato in tutti i modi a cancellarlo dalla mia memoria a causa degli abusi ricevuti durante le riprese. L’attore principale aveva un odio irrefrenabile contro le donne (era famoso nell’industria proprio per questo). Ho accettato di farne parte senza sapere veramente a cosa andavo incontro. L’attore continuava a picchiarmi fino al punto che dovetti fermare tutto perché ero in stremante dolore”.

Alexa

“Come ogni altra porno-star, avevo imparato bene a mentire. Una delle cose che preferivo dire quando mi chiedevano se mi piacesse il mio lavoro era: “Lo faccio solo perché mi piace, altrimenti non lo farei” (lo dicevo con un grosso e finto sorriso). Che grande bugia! Lo facevo solo per “lavorare” nel porno. Lo facevo per accrescere la mia “fama” nell’industria del porno.”

Jenna

“È stata una tortura per sette anni. Ero miserabile e sola. Mi sono rivolta alla droga, all’alcol e ho tentato il suicidio. Volevo uscirne ma non sapevo come”.

Questo è quello che si nasconde dietro l’industria del porno. Glamor? Sexy? Divertimento? Forse per i pochi ma solitudine, depressione e malattie per i molti.

Il porno “uccide” non solo chi lo guarda ma anche chi è usato per produrlo!

Fonte: HuffPost