Giugliano (NA) – Branco di Minorenni Violenta Ragazzo Disabile … Che Cosa Sta Accadendo a Questa Generazione?!

Il caso di Giugliano in Campania (NA) sta rimbalzando su tutti i giornali nazionali. Un adolescente di 13 anni con una lieve disabilità ha subito per quattro anni abusi sessuali da un branco di 11 bulli – tutti minorenni.

Dal 2013 (quando il ragazzo aveva 10 anni), il ragazzino è stato sottoposto regolarmente a stupri di gruppo e violenze. Il capobranco è un 17enne. Il 13enne era costretto con la forza a consumare rapporti orali. Poi era stuprato in gruppo. La madre, insospettita, è riuscita a fermare l’abuso. Il ragazzino ha confessato e poi è scattata la denuncia ai Carabinieri di Giugliano.

Riprendiamo fiato e cerchiamo di capire che cosa sta accadendo a questa generazione.

Che cos’è una baby gang (branco minorenne)?

La Dott.ssa Manca spiega:

Le baby gang sono gruppi di ragazzi, tendenzialmente maschi, che si uniscono già a partire dai 10-11 anni d’età, che vivono e sperimentano le loro scorribande nella strada e in giro per la città. La gang ha spesso e volentieri un carattere deviante e differisce da altri gruppi di adolescenti perché è più aggressiva e ha finalità distruttive e violente. Ogni occasione è motivo di misurarsi con se stessi e con gli altri e a volte inventare giochi violenti, tanto per divertirsi, per noia, per sfida e per sentirsi potenti davanti alla loro impotenza.

Infatti, generalmente sono ragazzi che canalizzano il proprio disagio interiore attraverso comportamenti a rischio come il fumo, l’abuso di alcol e l’utilizzo di droghe e attraverso condotte aggressive eterodirette come risse, violenta e abusi di persone e cose.

Quali sono i numeri in Italia?

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza su un campione di 7.000 adolescenti sul territorio nazionale, il 6,5 per cento degli adolescenti fa parte di una gang. Il 16 per cento ha commesso atti vandalici e 3 ragazzi su 10 hanno partecipato a risse.

Che cosa succede nella testa dei ragazzi?

Le baby gang ruotano intorno al meccanismo della DERESPONSABILIZZAZIONE e dell’EFFETTO BRANCO. Ci si sente meno colpevoli e ciò che è fatto in gruppo con elevata probabilità non si farebbe mai da solo.

Come si arriva a tanta violenza nei confronti di un coetaneo più debole?

Alcuni giorni fa, riportavo un’agghiacciante statistica riguarda le categorie più guardate sui siti porno, una di queste è lo stupro e abuso.

Sembra pazzesca come cosa, ma la categoria stupro è una delle più ricercate online. Secondo il “The National Survey”, il 50% dei “porno-utenti” considera la violenza e il dolore normale nella pornografia. Il porno insegna ai giovani utenti (e non solo) che la donna (o la loro vittima) ama il dolore e l’abuso. La maggior parte dei video porno mostra, come soggetto, persone che inizialmente rifiutano il dolore e l’abuso, ma che poi, man mano, godono per quello che stanno ricevendo. Che grande inganno! Avete mai parlato con una ragazza/o abusata/o? Tutto dirà tranne che le piaceva, anzi il dolore continua anche dopo anni dall’accaduto.

La continua visualizzazione di materiale porno-violento desensibilizza il nostro cervello. Sicuramente non è una reazione automatica e ci sono tanti altri fattori da considerare, ma molti porno-utenti cominciano ad accettare l’idea che lo stupro non sia da condannare e che il sesso piacevole sia quando puoi fare quello che vuoi senza dar conto all’altra persona. Se questo “piacere” comporta anche un dolore nell’altro non importa, l’importante è che tu stia godendo.

GENITORI SVEGLIA!

Sono sempre più convinto che i genitori moderni, troppo impegnati a stare sui loro cellulari e seguire le ultime novità online, non abbiano idea del mondo in cui vivono i loro figli. Fa strano leggere della reazione “violenta”: Alcuni genitori hanno sferrato calci e pugni fuori al cancello dingresso della Caserma dei Carabinieri, altri hanno lanciato oggetti in strada.
Una reazione che lascia pensare a una completa “ignoranza” da parte dei genitori di quello che affrontano i loro figli. Tutti sorpresi e ignari.

La pornografia sta manipolando un’intera generazione! Che cosa guardano i vostri figli per ore e ore sui loro cellulari e computer?

Questa generazione è diversa e la prossima lo sarà ancora di più dalla nostra. Le pressioni che affrontano sono molto più forti. Il nostro impegno come adulti è di “allungare” il nostro braccio per aiutare una generazione che grida aiuto con gesti estremi. Non possiamo solo puntare il dito ma bisogna riflettere e agire per prevenire situazioni come queste e tante altre.

UNA PAROLA PER GLI ADOLESCENTI!

Ragazzi, non vi svendete! La vera forza sta nel difendere i più deboli. La vera forza è l’amore e non l’odio.

Antonio Morra
PornoTossina

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Fonte: Il Mattino