Anche i social diventano “hot”. Facebook e Instagram inquinati dalla Pörnõgr@fi@

Il porno è ovunque. Un motore che inquina ogni cosa e guida le nuove tendenze. L’industria pornografica è sempre la prima a testare le nuove tecnologie.

Le video chat erotiche sono in costante aumento del 25% ogni anno e le nuove tecnologie rendono sempre più immersiva l’esperienza. Su Google la ricerca delle parole “VR Porno” è aumentata del 10.000% solo nell’ultimo anno.

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Molti, erroneamente, credono che i social network siano immuni a questa epidemia pornografia. È vero che le norme di utilizzo della maggior parte dei social network sono “anti-porno” ma questo non significa che non sia reperibile… anzi sembra alquanto facile e gli standard si stanno abbassando sempre di più.

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Spesso ci si sente protetti dalle leggi sulla privacy, le segnalazioni e i filtri. In realtà, il porno si può trovare dentro ogni social network. Come? Basta essere creativi nel “nascondere” i contenuti somministrati. Su Instagram, piattaforma di sharing photo, di modi creativi per nascondere foto porno ce ne sono molti. Basta il tag giusto per accedere al quartiere a luci rosse della piattaforma.

Hashtag come #instaporn, #instasex e #instahot sono stati addirittura bloccati. Impossibile cercarli e trovarli. Basta però modificare qualcosa (non darò suggerimenti) per trovare quello che si stava cercando.

Sembra quasi scontato dirlo, ma come è successo in passato i mezzi usati dalla massa diventavano i mezzi di diffusione del porno più usati. Non si può farlo esplicitamente, ma il materiale immesso raggiunge volumi quasi paritetici a quelli non porno, anzi, sicuramente di più.

Abbiamo ancora il coraggio di non chiamarla epidemia??

A presto
Antonio Morra