Il Porno Inquina il Cervello

DESENSIBILIZZAZIONE AL PIACERE

Il nostro organo sessuale più grande è situato tra le nostre orecchie. Dio ha impostato il cervello in modo tale che sia in grado di ricordare come e dove i propri bisogni naturali vengono soddisfatti. Se il corpo ha sete, è compito del cervello ricordare nei dettagli più vividi dov’è possibile trovare l’acqua. La dopamina è il neurotrasmettitore incaricato di aiutarci a ricordare dove poter soddisfare i nostri bisogni naturali.

Quando si è sessualmente stimolati, la dopamina viene rilasciata in una determinata area del cervello responsabile delle emozioni e dell’apprendimento. Lo spettatore avverte un senso di intensa concentrazione e di consapevolezza del desiderio: “Devo avere questa cosa; è ciò di cui ho bisogno in questo momento”. La dopamina procura un forte senso di piacere. La prossima volta che lo spettatore avverte il bisogno di un’ulteriore gratificazione sessuale, delle piccole dosi di dopamina vengono rilasciate nel cervello, come a dire: “Ricorda dove l’hai trovata la volta scorsa. Torna a prenderne ancora”.

Nel contesto di un rapporto matrimoniale, questa spinta a ritornare alla fonte del piacere riporta la coppia ripetutamente all’intimità sessuale, costruendo così un vincolo di amore. Invece, nel contesto del consumo di pornografia, l’effetto è molto diverso.

La continua esposizione alla pornografia, specie per lunghi periodi di tempo, rilascia ondate su ondate di dopamina, procurando al cervello una sensazione artefatta di sballo. Infine, il cervello arriva ad un punto di esaurimento, lasciando lo spettatore con la sensazione di volerne ancora senza però riuscire a raggiungere il livello di appagamento. Questo effetto si chiama desensibilizzazione. Le gioie di ogni giorno, compreso il sesso, cominciano a “perdere forza” e il consumatore amplia i propri gusti pornografici, andando alla ricerca di materiale nuovo o più esplicito per ottenere lo stesso livello di eccitazione.4

Giacomo dice che il peccato inizia con un forte desiderio, ma “quando è consumato, produce la morte” (Giacomo 1:14-15). Un peccato crescente produce ogni forma di morte: la morte del piacere, la morte delle relazioni ed infine la morte eterna.

IPER-SENSIBILITÀ ALLA LUSSURIA

Mentre il cervello diventa sempre meno sensibile al piacere in generale, diventa sempre più ipersensibile ai vari stimoli sessuali. Nel suo libro Wired For Intimacy, il Dr. William Struthers prova a spiegare il processo di sensibilizzazione nel seguente modo:

Proprio come nei boschi si va a creare un sentiero col passaggio dei vari escursionisti, così i percorsi neurali preparano la strada per ogni successivo momento in cui si andrà a visionare un’immagine erotica. Con il passare del tempo, questi percorsi neurali diventano sempre più ampi man mano che li si percorre ripetutamente, con ogni esposizione a contenuti pornografici. Diventano il percorso automatico sul quale incanalare tutte le interazioni con il sesso femminile. Il circuito neurale fa in modo che questo processo diventi stabilmente radicato nel cervello. Con ogni sguardo prolungato, la pornografia rende sempre più profondo nel cervello quel solco nel quale vengono canalizzate le immagini delle donne. Ciò vale anche per donne che non si ha mai avuto modo di vedere svestite o in atteggiamenti sessuali. Tutte le donne diventano potenziali pornostar nella mente di questi uomini.5

In altre parole, quanto più una persona si masturba guardando pornografia, tanto più si allarga questa autostrada neurale nel cervello. Si trovano spunti sessuali ovunque e tutti conducono allo stesso posto.

L’apostolo Paolo descrive l’inesauribile lussuria che provano quelle persone che sono distaccate dalla vita di Dio. Scrive: “Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile” (Efesini 4:19). Un atto di cupidigia porta al secondo, quei due poi diventano quattro, e quei quattro poi producono un desiderio travolgente. È un appetito insaziabile.

Per saperne di più, ACQUISTA il libro “PornoTossina”.

Note:

4 Gary Wilson, “The Great Porn Experiment”. TEDxGlasgow, 2012. https://www.youtube.com/watch?v=wSF82AwSDiU (ultimo accesso del 18 novembre 2015).

5 William M. Struthers, Wired for Intimacy: How Pornography Hijacks the Male Brain (Downers Grove: InterVarsity Press, 2009), 85.

Foto: Ytimg