PORNO: Agghiaccianti statistiche del 2017. In lista il nome di una ragazza che si è suicidata…

Pornhub (il maggiore portale di pornografia) ha rilasciato, come di consueto, le statistiche dell’anno appena concluso.

Le statistiche sono agghiaccianti e rivelano quanto la nostra società si stia dirigendo in un baratro senza fine.

28,5 miliardi di visite all’anno, che tradotto fa 81 milioni di persone al giorno. 24,7 miliardi di ricerche, cioè 50mila per minuto e 800 per secondo. In quanto a video caricati in tutto l’anno, sono stati 4 milioni (di cui 810mila amatoriali): in totale, sono state caricate 595,482 ore di video, cioè 68 anni di porno ininterrotti.

Nella classifica delle ricerche, quella che ha registrato un maggiore aumento (1400%) nel corso dell’anno, in termini di contenuto, è “porno per le donne”. “Il 2017 sembra essere stato l’anno in cui le donne si sono fatte avanti per esprimere i loro desideri in maniera più aperta”, ha commentato la dottoressa Laurie Betito, terapista sessuale e direttrice del Sexual Wellness Centre di Pornhub.

La categoria più ricercata quest’anno nel mondo è “lesbica” seguita subito da “hentai” sottogenere dei giapponesi manga e anime, contenente personaggi apertamente sessualizzati e immagini sessualmente esplicite. Laurie Betito commenta: “Hentai è un modo per le persone di disconnettersi dalla realtà e addentrarsi nel mondo della fantasia totale”.

L’Italia è nella “top ten” anche quest’anno. Esattamente siamo al nono posto. Una visita dura in media 9,30 minuti, rispetto a una media globale di 9.59. Per il 60% le visite arrivano da mobile (in crescita rispetto al 2016) e per il 30% da computer e per il 10% da tablet.

I visitatori si trovano nella maggior parte nella fascia d’età 18-24 e 25-34, entrambe a quota 27% e per il 77% sono uomini.

I minori? PornHub non rilascia dati perché la pornografia dovrebbe essere limitata agli adulti. Purtroppo altre statistiche parlando di ragazzi italiani che già ad 11 anni iniziano a guardare pornografia online.

Continuando a leggere l’infografica, se la categoria “Transgender” ha continuato a crescere in popolarità in tutto il mondo, gli italiani la vedono il 41% in più rispetto ad altri. Le categorie più richieste sono “italiano/a”, “Milf”, “mature”, “lesbica”, “anale”, con una forte predilezione, nelle ricerche, per i contenuti amatoriali. Uomini 77% e Donne 23%.

È molto allarmante rivedere tra le categorie più ricercate “teen” (adolescenti). Se in tanti hanno paura di cercare apertamente materiale pedopornografico, nella categoria “Teen” cercano materiale pornografico che abbia come protagoniste ragazze, o ragazzi, che assomiglino a minorenni. Comunemente si tratta di giovanissimi 18enni.

Considerate per un momento l’immagine di un padre, madre o fratello che si eccita guardando porno con protagonisti “adolescenti”. Fantasie perverse su una ragazzina che potrebbe essere benissimo sua figlia, sua nipote o sua sorellina.

Tgcom24 ha anche scovato un dato curioso ma preoccupante. È infatti possibile, attraverso i browser integrati, accedere ai contenuti per adulti anche utilizzando le console per i videogiochi, e tra queste qual è la più popolare? Beh, tra tutto il traffico generato dalle console sul portale, le piattaforme della famiglia Xbox hanno visto un calo generale del 6% rispetto ai dati raccolti nel 2016, mentre le varie PlayStation distribuite nelle case dei videogiocatori hanno invece consolidato la posizione, e nel 2017 hanno fatto registrare un 56% di videogiocatori che hanno preferito una console di casa Sony per fruire di contenuti per adulti.

Rocco Siffredi e Sara Tommasi rimangono i personaggi più ricercati in Italia ma c’è un nome che non avrei mai voluto vedere: Tiziana Cantone! Il nome è stato rimosso da YouPorn (altro mega portale di pornografia) dopo una denuncia  ma abbiamo degli screenshot che riportano l’accaduto nel 2016.

DDay.it riporta il seguente:

Ad un mese dal tragico suicidio della ragazza napoletana appare la classifica delle pornostar più ricercate: Tiziana Cantone è al quinto posto. E sul sito i suoi video erano ancora online.

Agghiacciante – non ci sono altre parole per descrivere la cosa – la presenza di Tiziana Cantone (che pornostar non era). Ricordiamo infatti che la ragazza si è suicidata proprio per quei video che lei stessa voleva fossero rimossi dalla rete.

Gli Italiani hanno cercato e guardato Tiziana… ogni “click e touch” (milioni) è stata una piccola spinta verso il suicidio. Non sono qui a discutere il caso e il perché si sia fatta riprendere, rimane il fatto che lei non voleva assolutamente che la sua vita fosse sbandierata su centinai di siti web pornografici. Rimane il fatto che una giovane ragazza trentunenne si è tolta la vita mentre milioni di Italiani la guardavano forse masturbandosi (scusate la franchezza).  

In realtà, per capire che cosa è successo, più che un processo alla rete servirebbe un processo alla natura umana, alle dinamiche di massa, alla mostrificazione di cui milioni di internauti si rendono capaci soprattutto quando scagliare il sasso è facilissimo e la mano è ben nascosta dietro una tastiera.

Tiziana diventa l’icona di pagine Facebook, vignette, parodie, canzoni, fotomontaggi, addirittura vendita di magliette, tazze, gadget: qualche cronista si scatena alla ricerca del fidanzato cornuto, il “meme” tra Tiziana e il suo amante compare nel video della canzoncina «Fuori c’è il sole» di Lorenzo Fragola (20 milioni di visualizzazioni) e la presenza dei video di Tiziana non è neppure più necessaria. In ogni caso i video sono reperibili su qualche sito porno ancora oggi 14 Gennaio 2018.

Tiziana non può letteralmente più uscire di casa, e, quando lo farà, sarà per scappare. Non può più lavorare neppure nei locali di cui gli zii sono titolari… Tiziana è andata giù nello scantinato e si è impiccata con un foulard azzurro appeso a un tubo.

Fin quando permetteremo tutto questo? Quando alzeremo la nostra voce uniti e compatti contro la pornografia e i suoi effetti sulla nostra società?

Permettetemi di lanciare un “hashtag” rivoluzionario: #NonFaccioParteDei28Miliardi

Antonio Morra