VIDEO GAMES: Una Nuova Dipendenza per Grandi & Piccini

Possiamo considerare i video games come una nuova forma di dipendenza?

Douglas Gentile, psicologo presso l’Università dello IOWA, ha studiato questo soggetto per anni con risultati agghiaccianti. Il Dott. Douglas ha iniziato i suoi studi nel 1999 ed ha scoperto che l’8,5% dei bambini che usano i video games sono dipendenti. Numeri confermati non solo in America ma in giro per il mondo.

La chiave di questo “successo” è dovuta alla possibilità di collegare le varie console, computer e smartphone ad internet. Il Dott. Gentile ha dichiarato: “Siamo difronte ad una vera e propria patologia del ‘Gaming disorder’. Tutti hanno a disposizione uno smartphone, computer e/o console. I giochi sono ovunque e per ogni genere”.

I Video Games diventano facilmente dipendenza avendo la caratteristica di “colmare” tre importanti bisogni dell’uomo (AAC):

A = Autonomia – pensiamo di avere tutto sotto controllo.
A = Appartenenza – siamo collegati ad un gruppo di persone che hanno le nostre stesse passioni.
C = Competitività – quando il punteggio sale ci sentiamo “i migliori”.

Mark Griffiths, psicologo e direttore dell’International Gaming Research dell’Università di Nottingham, crede che la dipendenza sia causata dalla continua ricerca di ricompensa. Il giocatore accanito ricerca con costanza altri punti, nuovi traguardi e vittorie. Le vittorie creano autostima nei propri mezzi strategici e intelligenza. L’ignoto della vincita crea la possibile dipendenza.

Il Dott. Griffiths ricorda anche che ormai la maggior parte dei video games richiedono il “multiplayer” e un costante collegamento. Scollegarsi potrebbe causare perdite o squalifiche dal gioco.

Molti giocatori accaniti hanno riportato uno stato d’animo “turbato” quando sono obbligati a scollegarsi dal gioco. La sensazione di non sapere cosa accadrà mentre sono ‘esterni’ crea tensione.

Quindi come capire il limite tra “giocare per divertimento” e “diventare dipendenti”? Il Dott. Gentile ci ricorda un semplice principio: “Se quello che stai facendo rovina la tua vita… potrebbe essere dipendenza”. “Abbiamo scoperto che tanti bambini e adolescenti riportavano un grosso calo scolastico, familiare e sociale (rapporti con amici e genitori). Non riuscivano a fermarsi nel pensare al gioco e alla prossima mossa/strategia.”

Alcuni genitori hanno anche riportato i primi sintomi di depressione e ansietà nei loro figli durante o dopo il gioco online. Circolano tanti video online dove si vedono reazioni spropositate quando il genitore decide di “staccare la spina” per qualche giorno.

Come spesso accade, la soluzione è un uso moderato e controllato. I video games possono passare da un lecito passatempo ad una vera e propria dipendenza 2.0.

A presto
Antonio Morra

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Fonte: CNN