BASTA UN SOLO “SEXTING” PER ROVINARE LA TUA VITA

Si chiama “Sexting” (dall’inglese “sesso”+“inviare SMS”) ed è una delle mode degli ultimi anni che più ha preso piede, soprattutto tra gli adolescenti e preadolescenti. Come si può già capire dal nome non è nulla di cui andare troppo fieri, eppure il sexting è una pratica che coinvolge, secondo statistiche recenti, più del 40% degli adolescenti, le percentuali salgono ancora di più se guardiamo a fasce di età più grandi. Esso, in pratica, consiste principalmente nello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il telefono cellulare.

Vi sono alcune applicazioni di messaggistica istantanea che vengono utilizzate a questo scopo (Snapchat, Kik e in alcuni casi anche lo stesso Whatsapp), ragazzini e ragazzine che già a partire dai 10-11 anni si scambiano foto e video di nudo integrale, adolescenti che si masturbano davanti una webcam in cambio di soldi, ragazzi e ragazze che si suicidano perché le loro foto sono arrivate fino ai genitori e/o amici. Mi spiace dirlo ma queste sono tutte storie vere, nulla di inventato o esagerato.

Questo, ed altro ancora, è il frutto di una società malata, perversa che ha messo il sesso al centro del proprio mondo, queste mode sono il frutto di genitori che permettono a bambini di 6-8 anni di essere già esposti al sesso, tramite la TV o il computer. Essi crescono credendo che tutto ciò sia normale, sia accettabile, e anzi sono pronti a imitare quello che vedono fare dagli attori, vogliono sentirsi grandi, alla moda, e così cercano il mezzo più facile e immediato per avere “rapporti”… internet e gli smartphone. Tutto ciò, va da sé, non ha nulla a che fare con l’Amore, si tratta di vera e propria pornografia, una pornografia più interattiva, più “intima” (almeno così sembrerebbe). La persona che invia immagini e video diventa il porno di chi richiede. Ragazze, vedendola da questa prospettiva la cosa diventa meno allettante, vero?

Dicevamo prima che gli adolescenti e i preadolescenti, bombardati fin dalla tenera età, sono pronti a tutto pur di dare sfogo alla loro sessualità e userebbero qualsiasi mezzo, mezzi come questi che potrebbero sembrare “sicuri”, ma che non lo sono affatto. Basti pensare che il 55% delle persone che riceve materiale di sexting lo inoltra ad almeno altre due persone.

Purtroppo, una volta che avrai immesso una tua immagine, un tuo video, su internet non puoi più controllare quel file, esso di condivisione in condivisione si espanderà a macchia d’olio, e prima che tu te ne accorga potrebbe tornare indietro come un boomerang… e ferirti. Non sono pochi i casi dove la ragazza/o sotto la pressione emotiva di vedere la propria foto (nuda) su tutti i cellulari della scuola, decide di suicidarsi

Spesso queste immagini, inoltre, diventano le prede preferite di pedofili che si fingono anch’essi adolescenti e provano, molto spesso riuscendoci, a farsi inviare materiale pornografico, per poi divulgarlo e condividerlo con altri pedofili, sparsi per il mondo.

Attenzione ragazzi! Una cosa una volta entrata in internet potrebbe non uscirne mai più. Non fare qualcosa di cui, a breve, potresti pentirtene amaramente. Come dice Randy Alcorn: “La Purezza è sempre la mossa vincente, l’impurità è sempre una mossa stupida!”. Ed ha pienamente ragione, spesso per seguire i nostri impulsi sessuali facciamo delle vere e proprie sciocchezze, non cadere anche tu nella rete di internet.

La prossima volta prima di metterti alla ricerca del “piacere”, ricordati che esso quando è cercato nelle vie e nelle modalità sbagliate, non porta mai a nulla di buono. La prossima volta, prima di cliccare sul tasto “invia” ricordati che non potrai più tornare indietro.

A presto
Team PornoTossina

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